Rapina con terrore a Lanciano, in provincia di Chieti. I ladri hanno legato la famiglia e tagliato l’orecchio alla donna. Illeso il figlio disabile.
LANCIANO (CHIETI) – È stata una notte di paura a Lanciano, in provincia di Chieti, per la famiglia del fondatore dell’Anffas Carlo Martelli. Nella notte tra il 22 e il 23 settembre nella sua villa sono entrati quattro malviventi che hanno legato i coniugi e picchiati, facendosi consegnare bancomat e carta di credito.
Attimi di terrore per la moglie del medico Niva Bazzan. I rapinatori durante le torture hanno tagliato l’orecchio alla donna mentre per fortuna non hanno toccato il figlio disabile che si trovava in camera.
Rapina violenta a Lanciano, torturata la famiglia di Carlo Martelli
Secondo una prima ricostruzione fatta dagli inquirenti, i rapinatori erano entrati in casa convinti che ci fosse la cassaforte. Quando hanno scoperto che non c’era, hanno iniziato a torturare i coniugi per circa due ore. All’interno della villa sono entrate quattro persone: una è rimasta tutto il tempo con la famiglia mentre gli altri tre hanno prelevato i soldi con le carte di credito.
L’allarme è scattato intorno alle 6 quando il medico è riuscito a liberarsi e chiamare aiuto. I coniugi al momento si trovano in ospedale a Lanciano per le cure e nelle prossime ore saranno ascoltati dagli inquirenti per cercare di sapere qualcosa di più sui rapinatori.
I quattro malviventi sarebbero entrati nell’abitazione attraverso una grata che li ha portato nella cantina. Da lì è stato un gioco da ragazzi accedere alla case e legare la coppia. La stanza del figlio disabile è stata messa in disordine ma il ragazzo non è stato toccato.
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